Davide Tabarelli al secondo appuntamento delle TAL Energy Lectures
else: ?>Trieste 18 ottobre.
Si è svolto ieri il secondo incontro delle TAL Energy Lectures, gli appuntamenti voluti per celebrare i 60 anni dalla fondazione della Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino. Organizzato da SIOT TAL in collaborazione con Confindustria Alto Adriaco presso il Magazzino 26 di Trieste, l’incontro ha avuto come ospite Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, noto esperto di politiche energetiche, che ha dialogato con Sissi Bellomo, giornalista del Sole 24 Ore. La serata, cui ha partecipato anche il Presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti, ha fornito un’analisi approfondita sul futuro dellenergia, con un focus particolare sulla logistica petrolifera in Europa e sul ruolo centrale dell’Oleodotto Transalpino (TAL).
Nel suo intervento, Tabarelli ha presentato lo studio “Scenari di lungo periodo della logistica petrolifera nel centro Europa e il ruolo della SIOT-TAL”, un documento in cui Tabarelli stesso ha analizzato il contesto energetico attuale, il ruolo della SIOT nell’attuale logistica petrolifera del centro Europa e le prospettive future fino al 2040.
Tabarelli ha ricordato che, nonostante gli sforzi compiuti per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, il petrolio rimane una fonte di energia fondamentale, sia a livello globale che europeo. Il 90% del fabbisogno energetico nel settore dei trasporti in Austria, Repubblica Ceca e Germania è ancora soddisfatto dai prodotti petroliferi, e si prevede che questa tendenza continuerà fino al 2040, nonostante la crescita delle energie rinnovabili e dell’elettrificazione.
L’oleodotto TAL, che collega Trieste alle raffinerie dell’Europa centrale, è un’infrastruttura essenziale per garantire l’approvvigionamento di petrolio . Tabarelli ha sottolineato come, grazie alla sua grande diversificazione degli approvvigionamenti, TAL ha potuto garantire un flusso stabile di petrolio anche durante periodi di turbolenza internazionale.
Nel 2023, oltre il 70% del greggio sbarcato a Trieste proveniva da fornitori diversificati, tra cui Kazakistan (30,1%), Libia (21,9%), Azerbaijan (10,5%), Iraq (8,2%) e, in misura crescente, anche dagli Stati Uniti (7,5%).
Tabarelli ha presentato uno scenario globale del settore petrolifero al 2040, esaminando come la domanda globale di energia e prodotti petroliferi sarà influenzata dalle dinamiche economiche e geopolitiche. Secondo il presidente di Nomisma Energia, la domanda di petrolio resterà significativa, anche in scenari ottimistici di transizione energetica. L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) prevede che, anche nello scenario Net Zero Emissions by 2050, il petrolio continuerà a rappresentare oltre il 20% della domanda energetica mondiale.
La sicurezza energetica e la stabilità geopolitica sono stati altri temi centrali. Tabarelli ha spiegato come il Medio Oriente continui a giocare un ruolo cruciale nel mercato energetico globale, ma ha anche sottolineato il ruolo strategico che Trieste e il suo porto occupano nella rete di distribuzione europea. Il Parco Serbatoi di Trieste, con una capacità di oltre 2 milioni di metri cubi, rappresenta un hub fondamentale per l’approvvigionamento di Germania, Austria e Repubblica Ceca , coprendo fino al 100% del fabbisogno petrolifero della Germania meridionale.
“Celebriamo i 60 anni della SIOT, la Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino – ha spiegato Alessio Lilli, Presidente SIOT e General Manager del Gruppo TAL – che ha dimostrato di essere un’infrastruttura essenziale per l’Europa. Fondata come il braccio italiano del Gruppo TAL, , l’oleodotto rifornisce oggi otto raffinerie in tre paesi diversi, trasportando mediamente 40 milioni di tonnellate di greggio all’anno. È stata una visione europea straordinaria a creare questo oleodotto, che fin dagli anni ’60 ha rappresentato un simbolo di cooperazione e integrazione economica tra Italia, Austria e Germania. Quando fu concepito e costruito, l’industria era sinonimo di progresso. L’oleodotto ha contribuito all’industrializzazione di regioni chiave, come la Baviera, garantendo un approvvigionamento energetico sicuro e a costi competitivi. Oggi, in un contesto molto diverso, caratterizzato da una crescente attenzione alla sostenibilità e da nuove sfide geopolitiche, il nostro compito è difendere la competitività europea e adattare questa infrastruttura a un’epoca post-industriale. In questi 60 anni, il ruolo della TAL si è evoluto: da oleodotto per il greggio è diventato una ‘strada’ che collega culture e paesi, permettendo uno scambio costante di competenze e valori. Con il progetto TAL Plus, a partire dal 2025, l’oleodotto renderà la Repubblica Ceca indipendente dal greggio russo, garantendo maggiore sicurezza energetica per l’Europa centrale. Questo oleodotto non è solo un’infrastruttura logistica, ma una risorsa strategica per il futuro energetico europeo.”
Il secondo appuntamento delle TAL Energy Lectures ha ribadito l’importanza della logistica petrolifera e delle infrastrutture come l’oleodotto TAL nel garantire la sicurezza energetica dell’Europa. Nonostante le sfide della transizione energetica, il petrolio continuerà a essere un pilastro fondamentale per i paesi del Centro Europa fino al 2040 e oltre. Tabarelli ha infine sottolineato la necessità di mantenere un approccio realistico e pragmatico, investendo nella ricerca e nelle tecnologie necessarie per una transizione sostenibile ma graduale.
SIOT TAL conferma il proprio impegno nel promuovere il dibattito sui temi energetici più attuali e strategici per il futuro del settore e delle infrastrutture europee, confermando il suo ruolo di primo piano nella sicurezza energetica del continente.