SIOT INCONTRA GLI STAKEHOLDER: L’ENERGIA NEL FUTURO INDUSTRIALE
else: ?>Trieste, 4 maggio 2023 – Il rapporto tra industria ed energia: è stato questo il tema portante dell’incontro organizzato da SIOT-TAL con i propri stakeholder, un confronto che ha visto ospite il Presidente di Confindustria FVG Pierluigi Zamò che ha dialogato con Alessio Lilli, Presidente SIOT e General Manager del Gruppo TAL.
Alla giornata sono intervenuti anche Cristina Amirante, Assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio, Michelangelo Agrusti, Presidente Confindustria Alto Adriatico, il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il Segretario generale dell’Autorità Portuale Vittorio Torbianelli e il Comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Trieste Fabio Poletto.
IL CONFRONTO SULL’ENERGIA
Nel confronto tra Lilli e Zamò, condotto dalla Direttrice de Il Piccolo Roberta Giani, il presidente Lilli ha spiegato come “Le nostre previsioni ci dicono che nel 2023 dovremmo tornare a livelli di greggio trasportato pre-pandemia, con 40,5 milioni di tonnellate e 450 petroliere. È un risultato che avremmo potuto centrare anche l’anno scorso ma una delle raffinerie collegate al nostro oleodotto è rimasta per molti mesi fuori servizio. Nonostante questo il 2022 ha fatto segnare 37,2 milioni di tonnellate trasportate, che rappresentano ben due terzi delle merci movimentate dal Porto di Trieste”.
Sul tema dell’energia SIOT-TAL è impegnata nella realizzazione di sette cogeneratori di ultima generazione a San Dorligo della Valle (Trieste), Reana del Rojale, Cavazzo Carnico e Paluzza (Udine): ”I cogeneratori – ha ribadito il Presidente di SIOT – sono tra i principali strumenti per garantire la transizione ecologica. Il gas che li alimenta è una fonte fossile ma ha un impatto macrospicamente inferiore rispetto al gasolio e al carbone. Le valutazioni che abbiamo fatto prima di decidere, quasi tre anni fa, di seguire questa strada ci hanno dimostrato, non smentiti, che l’impatto di emissione CO2 dei cogeneratori sarà inferiore rispetto all’attuale e molto inferiore rispetto alle prospettive, anche in considerazione del fatto che nella attuale struttura energetica italiana è tornato massiccio l’utilizzo di carbone e olio combustibile perché di gas ce n’è poco. Il secondo passo è che i cogeneratori potranno essere alimentati a biometano, un prodotto di residui e scarti di lavorazioni agricole, di sfalci, insomma di quelli che oggi vengono considerati rifiuti e che domani potranno invece generare un circolo virtuoso”.
Il Presidente di Confindustria FVG Pierluigi Zamò ha evidenziato come “Sul tema, centrale, dell’energia e della transizione è fondamentale non sbagliare strategia, dobbiamo recuperare perchè il clima lo richiede. Ci sono tante soluzioni che strategicamente possono portare al risultato migliore, ma in Italia ci sono delle regole inconcepibili che allungano tempi e rendono molto complicati gli iter realizzativi. La transizione è fatta di passi successivi, non si può dire di no perchè la soluzione non è subito perfetta. Ad esempio chi fa la guerra ai termovalorizzatori non considera che non avendoli qui dobbiamo portare i nostri rifiuti all’estero”.
GLI INTERVENTI DELLE AUTORITÀ
Il Presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti ha sottolineato come il tema dell’energia sia al centro delle attenzioni del sistema industriale. “Quando si parla di sostenibilità bisogna pensare anche a quella sociale – ha detto – vogliamo evolvere in questa direzione green ma per farlo devono essere superati i ritardi dei decisori pubblici: il mondo corre più veloce dei nostri processi decisionali. Anche sul tema dei cogeneratori noi siamo a disposizione e al fianco di SIOT”.
L’Assessore regionale Cristina Amirante nel suo intervento ha spiegato come: “La strategia della nostra Regione è quella di puntare sul fatto di essere territorio di passaggio e dove l’industria è un elemento fondante della nostra economia. Le infrastrutture sono al centro del tema dello sviluppo per tornare ad essere competitivi e su questo c’è molto da fare. Ad esempio il piano paesaggistico attuale va migliorato sensibilmente per permettere di intervenire nella rigenerazione urbana anche nelle aree industriali. La transizione energetica inoltre passa anche da un ammodernamento della rete elettrica perchè il tema del trasporto dell’energia è cruciale e la nostra rete su questo va sensibilmente migliorata”.