Kienburg : conclusa con successo la revisione del serbatoio
else: ?>Nonostante le restrizioni imposte dal Coronavirus, grazie alla professionalità e all’impegno dei dipendenti TAL e delle aziende partner, la revisione del serbatoio di sfioro di Kienburg – situato nel comune di Matrei, nel Tirolo Orientale – è stato completato in soli 60 giorni, per un totale complessivo di 3.000 ore di lavoro.
L’operazione è stata costantemente monitorata da esperti esterni indipendenti (tra cui il TÜV) che alla conclusione ne hanno attestato l’idoneità per i prossimi 15 anni.
«Vorrei ringraziare tutti i miei colleghi coinvolti in questo impegnativo progetto che garantisce la piena funzionalità della nostra infrastruttura TAL – sottolinea il General Manager Alessio Lilli».
I serbatoi di sfioro svolgono un ruolo importante per la sicurezza dell’infrastrutture compensando la sovrapressione nell’impianto svuotando, in caso di necessità, singole sezioni dell’oleodotto: per garantire la loro sicurezza e l’operatività sono regolarmente sottoposti a controlli.
L’impianto di Kienburg ha una capacità di 10.000 m3; la revisione era programmata per metà marzo ma lo scoppio della pandemia da Covid 19 e l’adozione da parte delle autorità del Tirolo delle misure per il contenimento del virus – in particolare limitando la libertà di circolazione all’interno della regione – ha comportato il blocco temporaneo di tutte le attività in loco.
Anche le difficili condizioni meteorologiche (basse temperature e forti nevicate) all’inizio dei lavori hanno richiesto ulteriori sforzi per rimuovere completamente i residui altamente viscosi del greggio presenti all’interno del serbatoio e per eliminare preventivamente tutti i gas, al fine di garantire la sicurezza dell’ambiente di lavoro.
La revisione doveva concludersi il prima possibile anche per il ruolo di TAL, riconosciuta quale un’infrastruttura critica per il contributo all’approvvigionamento energetico austriaco e internazionale. Per la revisione sono stati coinvolti specialisti provenienti dai Paesi Bassi, che hanno eseguito i lavori nel pieno rispetto di tutte le misure di sicurezza dettate dalla pandemia tra cui la distanza minima, la disinfezione regolare e i controlli sanitari continui, lavorando non in parallelo, bensì a turni alternati.